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Mar 31, 2023 Last Updated 4:17 PM, Nov 21, 2022

“Dona la fede che ci salva,
rendi più forte la speranza,
fa che viviamo nell’amore
e camminiamo nella pace.”
(canto: Vieni Spirito di Luce)

Il giorno 28 dicembre 2017 nel giorno in cui la Chiesa ci invita a celebrare la Festa dei Santi Martiri Innocenti si è aperto ufficialmente il XVI Capitolo Provinciale della Provincia Maria Immacolata con il saluto della Madre Generale Sr. Paola Dotto che così si rivolge alle sorelle:

“[…] a pochi mesi dalla chiusura del XX Capitolo Generale, proprio da qui, con voi, riprendiamo il cammino con le diverse realtà congregazionali, vivendo e celebrando questo Evento tanto importante e significativo, per iniziare a concretizzare le sollecitazioni affidateci dall’Assemblea Capitolare.
Voi, ciascuna di voi, avete avuto il “privilegio” di essere state scelte qui per mettervi in ascolto dello Spirito e in Lui condividere ed accogliere quanto il Padre ha pensato ed attende dalla nostra Famiglia...
[…] Non dobbiamo pensare - prosegue sr Paola - di mettere in atto cose sensazionali: la sfida infatti, è la vita quotidiana, il saper leggere con gli occhi della fede la presenza dello Spirito che provoca al cambiamento di coloro che sanno affidarsi, accogliendo l’originalità e le intuizioni, a volte anche il limite, di chi ci vive accanto tante volte: anche attraverso ciò che può sembrare inutile possiamo scoprire, nell’attesa paziente, la presenza creatrice che fa grandi cose, rovesciando i nostri schemi e i nostri programmi
Su questi modi di agire dello Spirito abbiamo un esempio puntuale nel nostro Fondatore, Padre Gregorio Fioravanti, da poco venerabile dall’otto novembre: conosceva molto bene come si dovevano fare le cose. L’abbiamo sperimentato…, era un frate che aveva studiato, con lunga esperienza di governo, buonsenso e tanta preghiera. Ma le virtù più consistenti sono la pazienza eroica, la fortezza, l’umile dipendenza e obbedienza, il silenzio costruttivo, l’abbandono nel lasciar fare a Dio […] Ha vissuto la missionarietà accogliendo e testimoniando il Vangelo, infondendo l’ardore missionario alle suore, testimoniando Gesù e il suo Vangelo, e per questo viene definito “missionario apostolico” senza mai essere uscito dal suo paese […].   
[…] Ci assistano Maria Immacolata, i nostri Santi Protettori, il nostro Venerabile Fondatore Padre Gregorio e la Fondatrice Laura Leroux (nel centenario della sua morte).
E ora, confidando nell’aiuto e nella luce dello Spirito Santo.


Il giorno 30 dicembre 2017 è stata eletta la Superiora Provinciale della Provincia “Maria Immacolata” con il suo nuovo Consiglio Provinciale:
Sr Cristiana Basso,        Superiora Provinciale
Sr Lilibet Labian,           Vicaria e 1° consigliera
Sr Marta Camerotto,      2° consigliera
Sr Cristina Bottam,        3° consigliera
Sr Josie Enaje,              4° consigliera

Diamo Lode a Dio per il Suo Grande Amore e auguriamo al Nuovo Consiglio un buon lavoro nel nome del Signore!


 

 

12 luglio
RELAZIONE DELLA PROVINCIA S. LUIGI IX
Cominciamo una nuova giornata, entriamo sempre più in profondità nella conoscenza delle realtà congregazionale grazie alle relazioni delle Superiore Provinciali.
Oggi l’invocazione allo Spirito è in lingua francese, presente nella Congregazione fin dalla fondazione, oltre che nella terra che ha dato i natali alla nostra fondatrice, anche nella Provincia S. Elisabetta e soprattutto nella vice-provincia Ss. Martiri d’Uganda e nella Repubblica Centroafricana.
Sr Armelle Kosta espone con padronanza e disinvoltura una realtà che dimostra di conoscere a fondo e di amare nella sua originalità e ricchezza di storia.
Analizza con obiettività i problemi e le reali fatiche delle sue missioni, ma presenta le sue missionarie motivate, attive soprattutto nel campo giovanile. Esse operano in tre diversi Paesi nei quali non c’è una Lingua comune, per questo nell’assemblea si richiama l’attenzione all’importanza dello studio serio della Lingua, della cultura, delle tradizioni e delle politiche, mezzi che favoriscono l’inculturazione e l’evangelizzazione.
Salutiamo l’interessante relazione e l’ampia discussione che ne è seguita con un lungo applauso e ringraziamo per il dono che offre a ciascuna capitolare.

 RELAZIONE DELLA PROVINCIA MARIA IMMACOLATA
Nel pomeriggio rientriamo in Italia, a Roma e “visitiamo” la Provincia Maria Immacolata ascoltando la relazione presentata da Sr. Marta Camerotto che la introduce con il dipinto “La cena in Emmaus” di Caravaggio, studiata nei minimi dettagli ed esposta dalla stessa relatrice “un momento unico, di gioia e di sorpresa: la tavola della locanda di Emmaus si trasforma in un altare dove si celebra il sacrificio eucaristico.”
Con una singolare capacità analitica offre un quadro preciso del cammino spirituale, formativo, apostolico della provincia. Con competenza, ma grande semplicità entra nei dettagli delle realtà missionarie mettendo in evidenza, tra il coraggio dell’abbandonare strade tradizionali, il desiderio di lasciarsi guidare alle novità, quelle novità cercate e trovate nell’ascolto dello Spirito con fiducia nella fedeltà, freschezza carismatica e attenzione a cogliere i segni della Provvidenza.
Conclude la sua relazione con una riflessione sempre ispirata all’opera d’arte del Caravaggio:
“Il racconto dei discepoli di Emmaus è esemplare ed illuminante dell’incontro che ciascuna di noi fa nell’Eucaristia con il Signore risorto.
Anche noi siamo invitate a prendere il posto libero lasciato al tavolo, davanti a Gesù, con i discepoli in Emmaus. Qui si realizza il nostro incontro salvifico con Cristo… La nostra testimonianza dell’avvenuto incontro con Cristo risorto, nell’Eucaristia, si concretizza nell’affiancarci all’uomo-fratello con la discrezione di Gesù, nel percorrere con Lui la stessa strada, nel proiettare sugli stessi la luce del Risorto e nell’infondere in tutti nuova speranza per proseguire con gioia il cammino verso il regno di Dio”
Offre poi un presente “tascabile” ma che completa l’esposizione: una teca con l’incisione della scena dei discepoli di Emmaus, un piccolo corporale ricamato dalle giovani juniores, il tutto inserito in una custodia tessuta e confezionata dalle donne albanesi.




 

 

Continuano i lavori capitolari

  • Mar 31, 2023
  • Published in 2017

10 luglio 2017
Come sempre anche oggi il lavoro capitolare inizia con la Parola di Dio.
È l’evangelista Giovanni che illumina la nostra giornata.
“Gesù si fermò in mezzo a loro e disse “Pace a voi” Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. Dopo aver detto questo, alitò su di loro di nuovo e disse ”Ricevete lo Spirito Santo…”
Con il dono dello Spirito Santo invocato con una bella proiezione in sala, siamo pronte a dare inizio a questa giornata che si incentra sulle Procedure da seguire per il buon andamento del Capitolo.
La Superiora generale presiede le Sessioni in qualità di Presidente; è coadiuvata dalle due moderatrici, Sr Francesca Fiorin e Sr Lilibeth Labian.
Vengono poi elette due scrutatrici Sr Marzia Ceschia e Sr. Mini Varikkakuzhyl e la segretaria del Capitolo Sr Paola Aita.
Con la elezione della Commissione Esaminatrice composta da Sr. Fides Lorenzon, Sr Marta Camerotto e Sr. Elisabetta Varikkakuzyil si conclude la prima fase alla quale fa seguito la lettura e l’approvazione del Regolamento.
Nel frattempo ci sentiamo accompagnate dalle sorelle di tutta la Congregazione che si fanno presenti anche in modo tangibile inviando auguri e assicurando preghiere.
Il Capitolo è un avvenimento di chiesa e ci sostiene la benedizione e la preghiera di molti Vescovi delle nostre realtà missionarie.
Rientrando dalla pausa pranzo in sala capitolare troviamo un calendario che ci servirà ad orientarci a stabilire la data delle Elezioni della Superiora generale e del suo Consiglio.
Dopo aver considerato il tempo dovuto da dare alle relazioni delle Superiore Provinciali e dei relatori esterni invitati, viene fissata al
                                                      22 luglio l’elezione della Superiora Generale
                                                           e al 23 luglio quella delle Consigliere.


                               RELAZIONE DELLA PROVINCIA "S.M. degli ANGELI"

Nel pomeriggio inizia l’esposizione delle Relazioni delle Superiore Provinciali, prima fra tutte la primogenita “S. Maria degli Angeli”
Viene seguita con attenzione e apprezzamento: Ognuna di noi ritrova in questa realtà una parte della sua storia vocazionale, una ispirazione della sua vocazione missionaria che ha poi portato nel mondo dove il Signore l’ha inviata. Abbiamo ascoltato come l’entusiasmo missionario sia rimasto vivo sia pur in forme e modi nuovi, nonostante le mutate condizioni dei tempi, nonostante le difficoltà così reali e costanti oggi.
Viene spontaneo dire con S. Paolo:
Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. Rm.8,35,38
Ringraziamo la superiora Provinciale ma anche sr Mariagiulia, missionaria nella Repubblica Centro-Africana e sr Marzia missionaria a Udine, nel Convitto, dove da due anni la Comunità collabora ad un progetto universitario per giovani provenienti dalla Cina per studiare l’Italiano e poi continuare gli studi in diverse Università italiane.
Sr Mariagiulia ha condiviso la sua esperienza informandoci su una situazione di guerra che dura ormai dal 2012 e non accenna a risolversi. Nonostante violenze inaudite, terrore e morti incalcolabili, la situazione di questo Paese non fa notizia a livello internazionale.
Le nostre suore restano coraggiosamente ed esemplarmente al loro posto e costituiscono la sicurezza per le gente che si rifugia a casa loro occupando ogni spazio possibile.
E… incredibilmente sono felici e mai hanno pensato ad allontanarsi perché in quei fratelli poveri, perseguitati, impoveriti, violentati hanno visto, vedono e toccano Gesù.


 

 

Domenica 9 luglio 2017 0re 17

Siamo pronte a dare inizio al Capitolo con la solenne apertura ufficiale.
La riflessione introduttiva recita cosi “Il Capitolo Generale è il luogo dell’obbedienza personale e corale allo Spirito Santo; questo docile ascolto si invoca piegando intelletto, cuore e ginocchia nella preghiera….
E’ il tempo di custodire nella creatività la novità, perché conservi il sapore genuino della fecondità benedetta da Dio” (Per vino nuovo otri nuovi)
Mentre l’assemblea invoca con il canto lo Spirito Santo, entra la superiora generale con il sigillo della Congregazione. E’ seguita da due suore che portano la lampada accesa e la Parola.
Il sigillo, segno dell’unità e simbolo carismatico, durante la celebrazione del mattino era già stato offerto sull’altare e ora resterà esposto per tutto il tempo del Capitolo accanto alla lampada accesa e alla Parola di Dio.
Il rito previsto è solenne pur nella sua essenzialità e semplicità.
Dopo aver deposto il sigillo, la superiora generale prende la parola e rivolge alle capitolari il suo saluto.
Inizia rendendo lode al Signore e ringraziandolo per questo importante appuntamento che ci vede radunate da ogni angolo della terra “non perché siamo migliori delle altre, ma perché vuole che qui avvenga il cambiamento, la trasformazione del cuore e della vita per portare poi nelle fraternità la gioia di una vita nuova e l’entusiasmo di un carisma rivitalizzato.
Ripropone nuovamente alla nostra memoria l’evento da pochi giorni celebrato: 100 anni della nascita al cielo della nostra Fondatrice, evento significativo e toccante per ciascuna e per la nostra storia, che ha messo in luce il percorso e la forza della Provvidenza.
“Partiamo dalla semplicità e minorità- ha continuato Sr. Paola- dall’affidarci al Signore e all’attenzione reciproca e solidale fra noi. Il resto lo porterà a compimento Lui. Dobbiamo crederci! Come ci insegna la storia dei nostri Fondatori.”
Ricorda il logo del Capitolo, il tema carismatico della missionarietà da approfondire, da vivere, da rigenerare con entusiasmo. Richiama alla nostra attenzione l’umanità sofferente in cerca di valori, l’umanità mendicante di accoglienza e di affetto che attende da noi lo sguardo e l’abbraccio di Gesù che ha vissuto il trionfo della resurrezione passando attraverso la morte.
Sente la presenza orante delle sorelle sofferenti ed anziane come di coloro che già godono la gioia del Paradiso.
E termina:
“Con affetto fraterno, mentre imploro su tutte noi la protezione della Vergine Maria, nostra Madre, di San Giuseppe, custode della nostra Famiglia e dei nostri santi fondatori Laura Leroux e Padre Gregorio Fioravanti
                                                
                                                          dichiaro aperto il XX Capitolo generale

‘Lo Spirito del Signore e la sua Santa Orazione’ ci accompagnino.


 

 

Domenica 9 luglio 2017 0re 17

Celebrazione Eucaristica nel giorno dell’Apertura Ufficiale del XX Capitolo generale

La cappella della Casa Generalizia si veste nuovamente a festa oggi per la celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Mons José Rodriguez Carballo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, a noi molto caro per averci accompagnato in vari momenti di vita della Congregazione.
Lui, esperto di Capitoli per aver servito l’Ordine Francescano in qualità di Ministro Generale, definisce il Capitolo Generale come momento forte di discernimento personale e comunitario.
E ci ha suggerito due domande:

  • Signore, cosa vuoi che io faccia?
  • Sorelle, che cosa dobbiamo fare?

Dal discernimento personale e comunitario e nell’attento e umile ascolto dello Spirito scaturirà la novità coraggiosa di osare un futuro missionario come “Suore povere, libere esultanti”


Incontro in sala di Capitolo con Mons. Carballo.

Dopo la solenne celebrazione liturgica, Mons. Carballo ci ha regalato un’ora di riflessioni
invitandoci anzitutto a rileggere la colletta del giorno e la Lettera di S. Francesco
all’Ordine; ne ha fatto la sintesi proponendoci il cammino di questi giorni capitolari in
cinque verbi:
Ascoltare la voce dello Spirito
Obbedire con vera umiltà
Custodire per non perdere l’ispirazione e diventare generatrici di vita
Adempiere:essere operative
Lodare il Signore.

Ha scelto poi di rileggere alcuni punti della Evangeli Gaudium nei quali il Papa sogna
una Chiesa Missionaria che cammina, edifica e confessa la fede in Gesù. Per noi che
per questo Capitolo abbiamo scelto la sfida missionaria è necessario che giungiamo
alla conversione missionaria riscoprendo l’eterna novità e la gioia del Vangelo che
esige rinnovamento, cioè una conversione pastorale perché tutte le nostre strutture
siano missionarie.
Una Congregazione in uscita, missionaria, aperta a tutti ma privilegiando i poveri che
sono i primi destinatari del Vangelo.

Ha poi delineato la figura dell’evangelizzatore :
Testimone prima che maestro
Persona chiamata alla conversione
Prossimo di ogni persona, soprattutto dei poveri
Contemplativo in azione
Persona spirituale che va dove la porta lo Spirito
Persona di comunione con Dio, con gli altri e con la Chiesa
Servo della Parola.Non ha parole proprie:ascolta, custodisce e annuncia
Profeta di gioia e di speranza
Uomo (donna) che ama andare oltre le frontiere
Persona che vive della logica del Vangelo
Persona che condivide la missione con i laici.

Infine ci ha messo in guardia dalle tentazioni comuni:
*L’individualismo ( crisi di identità, crisi di fervore)
* L’accidia ( la scontentezza cronica che rende deserto il cuore)
* Il pessimismo sterile
* La mondanità spirituale che si può nascondere dietro apparenze di spiritualità
*Antagonismo interno.
E dopo le tentazioni eccoci aperte alle sfide odierne:
Interculturalità
Dialogo
I nuovi poveri, coloro che hanno abbandonato la fede; i dimenticati che spesso hanno
bisogno sì di pane, ma soprattutto di essere presi per mano.


 

 

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