Accogliamo sempre con cordialità Mons. José Rodriguez Carballo, frate minore che dal 2004, dopo aver servito l’Ordine in vari ministeri di autorità fino a diventarne Ministro Generale. Dal mese di aprile 2013 il Papa Francesco lo ha nominato Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Ha incontrato tutte le Capitolari in sala di Capitolo e ha svolto il tema che gli era stato assegnato “Priorità nella vita consacrata, oggi”, in maniera esauriente, grazie anche alla sua qualificata esperienza e il sincero amore con cui segue i religiosi.
Chiarisce subito che il momento più importante di un Capitolo è la elaborazione di un Progetto di vita e di missione per la Congregazione. È urgente chiederci “La strada che stiamo percorrendo è la strada giusta?” Viviamo una fase di transizione con innumerevoli sfide ed è fondamentale discernere, dopo aver fatto una serie diagnosi per conoscere la realtà, e subito percorrere una strada nuova e cominciare. Il relatore allora offre alla nostra considerazione alcune strade che la vita consacrata deve percorrere oggi. Le condividiamo anche con tutte le sorelle, perché possano diventare momento di riflessione per tutte.
Dopo la sua riflessione che ha toccato temi sui quali ancora dobbiamo lavorare, ci ha offerto l’immagine di una Comunità alternativa e profetica:
Conserviamo le preziose affermazioni di Mons. Carballo per farne motivo di approfondimento quando saremo chiamate ad applicarle ai problemi concreti della nostra vita di consacrate e invochiamo lo Spirito Santo perché ci dia luce, forza e coraggio per quel cammino di novità che tanto auspichiamo nelle nostre riflessioni. Non restino solo parole!
L’incontro con Mons. José Carballo si è concluso con la solenne celebrazione liturgica delle ore 12,00.
Continua la conoscenza delle realtà provinciali della Congregazione. Oggi andiamo in America Latina dove cinque intrepide missionarie italiane negli Anni 50 hanno portato il Carisma con la sola forza e certezza della Fede e nel cuore il sogno di portare Gesù e il suo Regno d’amore.
La mattinata si apre con la preghiera e un canto in Lingua Spagnola che introduce le sorelle capitolari all’ascolto della realtà missionaria propria dell’America Latina. Suor Alejandra Vallejos Araya, dopo aver fatto scorrere una ricca serie di foto a testimonianza delle diverse realtà e attività, presenta, con ampiezza di vedute e ricchezza di particolari, la situazione della Provincia “San Antonio” costituita da cinque Paesi con culture diverse, situazioni socio-politiche complesse ed instabili : Cile, Bolivia, Perù, Ecuador, Messico.
Numerose e svariate le sfide che la Provincia si trova ad affrontare in questo momento di post-pandemia e di grandi flussi migratori che interessano tutta l’America Latina. Delicata la situazione scolastica per le politiche spesso poco chiare, per l’incalzarsi di sempre nuove leggi che rischiano di soffocare la validità e la ricchezza della scuola cattolica. Suor Alejandra lascia trasparire la sua viva emozione mentre evidenza le difficoltà reali legate alle esigenze sempre più gravose imposte dai Governi, al numero insufficiente di personale religioso in risposta alle numerose richieste, mentre sottolinea la dedizione incondizionata delle sorelle missionarie.
Abbiamo goduto molto per questa Provincia che, ormai ultrasettantenne, non mostra affatto segni di stanchezza e continua ad avere il coraggio di osare con lo stesso coraggio delle prime missionarie alle quali le sorelle più giovani dimostrano sincera riconoscenza.
Vice-provincia: Santi Martiri d’Uganda
Nel pomeriggio riprendono i lavori; Suor Beltha Ngwashi Mange con semplicità e chiarezza espone la realtà della Vice-Provincia “Santi Martiri d’Uganda che il 28 dicembre festeggerà i 60 anni di presenza da quando le prime quattro sorelle missionarie giunsero in terra camerunese e portarono in questa cultura la freschezza del nostro carisma. E’ una presenza giovane con una ricca diversità culturale, linguistica, etnica , testimone della ricchezza del nostro carisma. Cosciente della complessità del contesto proprio della Vice-Provincia, suor Beltha presenta le difficoltà e le sfide con le quali le suore si confrontano e, nello stesso tempo, ella mette in rilievo l’impegno costante di tutte le sorelle nella costruzione di comunità annunciatrici di gioia, pace e amore fraterno. La presenza delle sorelle missionarie si effettua soprattutto con scuole e dispensari avendo un’attenzione privilegiata verso i più poveri e un cuore misericordioso aperto a tutti.
Le suore operano in 7 diverse diocesi, in un’area geografica grande dove le vie di comunicazioni sono scarse e spesso molto difficili, con scuole, dispensari, pastorale diretta, catechesi.
A queste nostre carissime sorelle va l’incoraggiamento, il sostegno di noi tutte e l’augurio di rimanere attente ai segni dei tempi nella fedeltà al carisma della Congregazione.
Nella seconda parte del pomeriggio le sorelle capitolari hanno l’opportunità di ascoltare l’intervento di suor Diomira Cavasin, nominata dal Consiglio Generale come referente per l’applicazione del Protocollo della Congregazione, presenta la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” del Papa “Vos estis lux mundi” riguardante la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Attualmente la Chiesa, e quindi noi tutte, ci confrontiamo con il problema degli abusi, nelle sue diverse dimensioni: è un problema generale della società umana, nei Paesi in cui viviamo e nei diversi continenti. Tutti, e in modo particolare noi suore francescane missionarie del Sacro Cuore, siamo chiamate a dare una testimonianza concreta della fede in Cristo nella nostra vita e nel nostro rapporto con il prossimo. Tutti abbiamo il dovere di proteggere e salvaguardare la dignità sacra del nostro fratello e della nostra sorella. Con particolare attenzione al nostro carisma di francescane missionarie del Sacro Cuore, suor Diomira ci presenta il Protocollo della Congregazione e analizza con chiarezza le Linee Guida per la tutela dei Minori e degli Adulti vulnerabili.
Consideriamo una grazia poter ascoltare il Padre Amedeo Cencini, che già molte di noi conoscono attraverso i suo diversi scritti che testimoniano l’intenso impegno con il quale ha dato un prezioso contributo al tema della formazione iniziale e continua della vita consacrata. Era già stato a Gemona nell’Anno 2018 invitato al Consiglio generale Esteso durante il quale, con uno sguardo aperto, lungimirante e profetico aveva offerto al Consiglio Generalizio e alle Superiore Provinciali una riflessione riguardante i cambiamenti epocali in corso per orientare un serio impegno a custodire il cuore della vita religiosa nel dono prezioso e unico del Carisma, non con un cambiamento di mentalità ma assumendo una mentalità di cambiamento.
Oggi lo incontriamo e lo ascoltiamo con grande interesse fin dalla breve omelia della S. Messa del mattino. Riflettendo il passo del Vangelo nel quale Gesù invia i discepoli a guarire i malati, curare i lebbrosi, risuscitare i morti, ci ha offerto una chiave di lettura francescana con l’incontro di S. Francesco e il lebbroso e ha posto l’accento sul cambiamento del cuore citando S. Paolo ai Filippesi “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù”.
In un’epoca di continui e profondi cambiamenti ecco la priorità che non riguarda strutture, attività, ma va diritta al cuore, evangelizza i sentimenti perché si conformino al Cuore di Gesù. Da qui poi nasceranno e si realizzeranno gli altri cambiamenti.
L’esperto relatore ha sviluppato un tema molto attuale “Cammini sinodali nella vita consacrata: relazioni fraterne e servizio di autorità per prevenire ogni forma di abuso” e nello specifico “Dall’autorità al potere o alla libertà: come nella vita consacrata l’autorità può corrompersi in potere, o far crescere persone libere”.
Grazie alle relazioni delle Superiore provinciali, le sorelle capitolari hanno l’opportunità di conoscere e approfondire le diverse realtà congregazionali cogliendo le fatiche, le gioie, le speranze comuni e le peculiarità di ogni missine.
È suor Stefania Bandiera ad aprire questo momento condividendo con chiarezza e puntualità la situazione della provincia “Santa Maria degli Angeli” la primogenita della Congregazione. Espone la complessa realtà con chiarezza e competenza evidenziando la continua ricerca nelle suore della fedeltà a un carisma nato proprio in Casa Madre, ma anche il cammino faticoso delle opere ora soggette a sfide alle quali è urgente dare delle risposte. Un applauso e pensieri di gratitudine vengono espressi dalle capitolari che riconoscono il cammino delle sorelle della Provincia tra fatiche, sfide e difficoltà, ma sempre aperte alla speranza di una fede concreta.
Si apre poi la possibilità di avere la parola e poter chiedere chiarificazioni a Suor Stefania la quale risponde sottolineando ripetutamente il valore di Casa Madre, sempre disponibile ad aprire il proprio cuore accogliendo le sorelle che avessero desiderio di visitarla o che si trovassero in qualsiasi necessità. Molte sono state le espressioni di gratitudine da parte dell’assemblea. Interessante l’esposizione di Sr Antonella Lago che ha condiviso la situazione della missione del Centro Africa
In assenza della superiora Provinciale Sr. Anne James Guerin, impossibilitata a partecipare al Capitolo per ragioni di salute, è Sr Anna Maria Not che espone la relazione dell’amata provincia al Capitolo. Viene seguita con profondo interesse e ammirazione. Infatti le sorelle della provincia, dall’esposizione che ne fa la loro superiora provinciale, risultano missionarie coraggiose, impegnate in diversi campi con uno sguardo sereno e un’apertura allo Spirito che non ha mai spento la loro speranza, alimentata da difficoltà di ogni genere e da una fede pura e coerente.
Sr Antonia Piripitsi presenta la sua relazione portandoci a conoscenza una realtà di Congregazione molto speciale, presente in tre diverse culture: Cipro, Libano e Bulgaria con culture, lingue e religioni che trovano una perfetta collocazione nel nostro carisma. Abbiamo ascoltato con molto interesse questa Provincia con una lunga storia e un grande impegno delle suore nel custodire il cuore della missione ai piccoli, ai poveri, ai disabili e l’interessante aspetto multietnico e religioso dell’importante realtà scolastica di Limassol.
Commoventi sono state le espressioni di gratitudine a Suor Antonia e a tutte le sorelle del Medioriente.
10 Luglio
Il canto allo Spirito Santo introduce il rito di apertura al capitolo generale: una celebrazione semplice ma profonda nella sua essenzialità.
9 Luglio
Dopo la breve pausa dell’ 8 luglio, che abbiamo dedicato liberamente chi alla riflessione, chi alla visita alla città di Roma, chi al riposo, oggi siamo pronte a continuare il cammino di questo appuntamento così importante nella ricerca della volontà di Dio per la nostra Congregazione, in questo momento storico.
8 Luglio
I tre giorni di preghiera, di riflessione e di condivisione sull’esperienza di Dio sono trascorsi velocissimi e hanno favorito l’introduzione al tempo prezioso del capitolo. Le temperature elevate non affievoliscono il nostro fervore anche se mettono un po’ alla prova la nostra capacità di sopportazione.
7 luglio
Continua oggi il percorso con il tema “Incontro pieno con Dio e con la realtà nel non possedere nulla e nessuno. Tutto è dono finché non tento di possederlo”.
06 luglio 2023